origini loscabike
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origini loscabike
La Loscabike nasce nel lontano 2004 quando 3 menti contorte (iena(diana)-volpe(rossetti)-gazzella(zanca)) in una calda serata d’estate si trovarono sul colle Monte Netto per allenarsi in Mountain!
Ad un certo punto la Gazzella dice: perché non organizziamo una gara tra noi probikyani qua?
Volpe: non è una brutta idea!
Iena: dai che la facciamo davvero!
Dopo 2 giorni si ritrovarono ancora li a pedalare i 3 bikers e cominciarono a studiare il percorso:
Gazzella: passiamo di qua che c’è meno traffico
Volpe: si pero di la è più bello
Iena: ma qui c’è troppo asfalto
Dopo un pò di passa di qui-quo-qua la Gazzella estrae dalla tasca posteriore una motosega, scaraventa la bici a terra e come un caterpillar senza controllo si inoltra nel fittissimo boschetto abbattendo piantine cespugli alberi secolari e perfino un traliccio dell’alta tensione A quel punto ancora più infuriato “e scosso” dice: che ne dite di questo single-trak fighetti!
La Volpe impaurito da una sua reazione manesca esclama: sei troppo forte Gazzella, però posa l’arma a terra!
La Iena spaventato pure lui: ei fratello Gazzella sei proprio un grande! (grande coglione avrebbe voluto dire)
Dopo tutto il rumore che aveva fatto, taglia di qua, abbatti di la in un attimo arrivò la guardia forestale, i vigili, i verdi e l’enel.
I 3 si guardarono negli occhi e capirono che l’unica cosa da fare era scappare!
E cosi fecero, si divisero e in un attimo si sciolsero dalla zona calda, ognuno di loro arrivò alla propria abitazione senza lasciare alcun traccia!
La Polizia arrivò sul luogo del disastro,sequestrò l’arma, rilevò le impronte e fecero tutte le indagini del caso ma non risalirono a nulla!
Dopo qualche giorno i 3 promisero di non organizzare niente di niente, troppo rischioso e non ne vollero più nemmeno parlarne!
Passarono mesi ma nella mente della Iena continuava frullare la stessa frase: devo fare un percorso sul Monte Netto. Devo fare un percorso sul Monte Netto. Devo fare un percorso sul Monte Netto.
Lo disse alla Volpe e anche lui gli frullava la stessa frase e così decisero di cominciare, pianificarono tutto ma sopra tutto decisero di non dire nulla a nessuno perché se l’avesse saputo la Gazzella sul Monte Netto non ci sarebbe più vegetazione!
La Volpe si occupò soprattutto della segnaletica sul percorso costruendo paletti nella sua falegnameria segreta e al lavoro fotocopiando a dismisura fogli con stampato una freccia. la Iena invece nei sotterranei di casa si occupò di plasmare il trofeo loscabike.
Giorno dopo giorno i 2 lavorarono sempre la notte per non dare nell’occhio, perché la Gazzella cominciava ad insospettirsi, pensate che una sera la Volpe e la Iena erano al telefono parlando della losca, ad un tratto la volpe dice: metti giù metti giù ci ha scoperto, scollegò il telefono e si accorse che sulla cornetta c’èra una cimice, la prese in mano e gli urlò in faccia: maledetta Gazzella non riuscirai a fermarci. A quel punto in preda al panico la gettò in terra e la schiacciò, non riuscì a passare nemmeno un minuto che dovette scappare dalla stanza per la puzza esagerata.
Alla fine quando tutto era pronto si accorsero che il percorso era da rifare, certi tratti non si poteva passare, bastava solo un po’ di pioggiarella per essere inghiottiti dal fango.
Sembrava tutto impossibile ma alla fine ce l’anno fatta!
Ad un certo punto la Gazzella dice: perché non organizziamo una gara tra noi probikyani qua?
Volpe: non è una brutta idea!
Iena: dai che la facciamo davvero!
Dopo 2 giorni si ritrovarono ancora li a pedalare i 3 bikers e cominciarono a studiare il percorso:
Gazzella: passiamo di qua che c’è meno traffico
Volpe: si pero di la è più bello
Iena: ma qui c’è troppo asfalto
Dopo un pò di passa di qui-quo-qua la Gazzella estrae dalla tasca posteriore una motosega, scaraventa la bici a terra e come un caterpillar senza controllo si inoltra nel fittissimo boschetto abbattendo piantine cespugli alberi secolari e perfino un traliccio dell’alta tensione A quel punto ancora più infuriato “e scosso” dice: che ne dite di questo single-trak fighetti!
La Volpe impaurito da una sua reazione manesca esclama: sei troppo forte Gazzella, però posa l’arma a terra!
La Iena spaventato pure lui: ei fratello Gazzella sei proprio un grande! (grande coglione avrebbe voluto dire)
Dopo tutto il rumore che aveva fatto, taglia di qua, abbatti di la in un attimo arrivò la guardia forestale, i vigili, i verdi e l’enel.
I 3 si guardarono negli occhi e capirono che l’unica cosa da fare era scappare!
E cosi fecero, si divisero e in un attimo si sciolsero dalla zona calda, ognuno di loro arrivò alla propria abitazione senza lasciare alcun traccia!
La Polizia arrivò sul luogo del disastro,sequestrò l’arma, rilevò le impronte e fecero tutte le indagini del caso ma non risalirono a nulla!
Dopo qualche giorno i 3 promisero di non organizzare niente di niente, troppo rischioso e non ne vollero più nemmeno parlarne!
Passarono mesi ma nella mente della Iena continuava frullare la stessa frase: devo fare un percorso sul Monte Netto. Devo fare un percorso sul Monte Netto. Devo fare un percorso sul Monte Netto.
Lo disse alla Volpe e anche lui gli frullava la stessa frase e così decisero di cominciare, pianificarono tutto ma sopra tutto decisero di non dire nulla a nessuno perché se l’avesse saputo la Gazzella sul Monte Netto non ci sarebbe più vegetazione!
La Volpe si occupò soprattutto della segnaletica sul percorso costruendo paletti nella sua falegnameria segreta e al lavoro fotocopiando a dismisura fogli con stampato una freccia. la Iena invece nei sotterranei di casa si occupò di plasmare il trofeo loscabike.
Giorno dopo giorno i 2 lavorarono sempre la notte per non dare nell’occhio, perché la Gazzella cominciava ad insospettirsi, pensate che una sera la Volpe e la Iena erano al telefono parlando della losca, ad un tratto la volpe dice: metti giù metti giù ci ha scoperto, scollegò il telefono e si accorse che sulla cornetta c’èra una cimice, la prese in mano e gli urlò in faccia: maledetta Gazzella non riuscirai a fermarci. A quel punto in preda al panico la gettò in terra e la schiacciò, non riuscì a passare nemmeno un minuto che dovette scappare dalla stanza per la puzza esagerata.
Alla fine quando tutto era pronto si accorsero che il percorso era da rifare, certi tratti non si poteva passare, bastava solo un po’ di pioggiarella per essere inghiottiti dal fango.
Sembrava tutto impossibile ma alla fine ce l’anno fatta!
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